lunedì 23 giugno 2008

Il seduttore

Come ogni lunedì mattina il brillante architetto lanciò nell'etere i suoi sms romantici, intriganti, sensuali, così da poter raccogliere, per il venerdì sera ed il sabato, almeno un'adesione ai suoi week end tutta passione.
Le dita digitavano veloci, il segnale "messaggio inviato" si susseguiva rapido, come lo scorrere della sua rubrica. Ebbe un attimo di esitazione: le scrivo, non le scrivo ? Ricordava bene gli effetti collaterali dell'ultimo carteggio avuto con quella donna diabolica.
Al massimo mi dice di no, pensò, e pigiò INVIA.
La sua risposta non tardò ad arrivare, ed egli, col cuore in subbuglio la lesse
.......
Maremma maiala, sibilò fra i denti bianchissimi, me l'ha ammosciato fino a giovedì, ma il prossimo, mi tocca andare a Tonfano con la mamma anche questo week end, e una lacrima gli cadde sulla cravatta di Ferragamo.

Il meschino non sapeva che lei era cintura nera di sms e che era in un momento di fulgore creativo.

True lies


Abbacinato dai flash entrò nella grande hall con passo elastico sul tappeto rosso spesso tre dita.

Giunto alla sala del grande party vide che non mancava nessuno della high-society, ma si accorse che il ghiaccio era finito.
Lei lo guardò con i suoi occhi neri incredibilmente latini e con quel vestito da torero che, aderentissimo, le segnava le forme perfette.
Estrasse la spada e chiese: ghiaccio?

“No grazie, il martini lo bevo sempre caldo”, disse lui stringendosi i gioielli ormai ridotti a due pisellini primavera dalla paura.
Veloce si diresse al bagno, ed ancora spaventato si sbottonò i pantaloni, assicurandosi che la porta fosse ben chiusa.
Guardò il contenuto e rivolto lo sguardo al cielo disse: Mag-nifico!

domenica 22 giugno 2008

Quesito

Se uno ha le emorroidi a grappolo invece dell'intervento gli fanno la vendemmia?

La medicina al servizio dell'uomo

Vista l’eccezionale affluenza di clienti il supermercato aveva finito i carrelli ed i cestini, la folla premeva all’ingresso, vennero distribuite compresse di Viagra ed un capiente shopper ai signori per poter permettere loro di effettuare gli acquisti con calma e serenità in virtù delle mani libere.

sabato 21 giugno 2008

Raccolta differenziata

Dopo le ultime ed inflessibil disposizioni anti-inquinamento il raffreddore era diventato una malattia temutissima, soprattutto da coloro che in tempi passati usavano fazzoletti di carta.
Anatolia, che quell'inverno fu colpita dalla terribile jattura ben più di una volta, rilesse nuovamente le istruzioni sul pacchetto di "Tempo": Dopo avere utilizzato il fazzoletto l'utente è obbligato a rimuovere quanto raccolto e porlo negli appositi contenitori per il riciclo, mentre la parte di cellulosa verrà normalmente gettata nei cestini per la carta. Le caccole devono essere appicciccate sotto seggiole, banchi, scrivanie dell'odiato collega.

Ricordiamo inoltre che quest'anno il progetto "il mio muco al futuro conduco" comprenderà l'utilizzo dei materiali raccolti per incollare i manifesti elettorali e, sotto l'alta egida del WWF, come lubrificante per lumache che, a causa di traumi infantili, quando strisciano non lasciano scie.

Anatolia pianse al pensiero di quante piccole lumache avrebbe potuto aiutare col suo raffreddore, ma incoscientemente si pulì il naso sulla pelliccia della collega che da un'ora era chiusa in archivio col direttore.

Turiste


La signora accaldata, con i suoi sacchetti di Ferragamo, Gucci, Valentino, arrivò, in bilico sui sandali tacco 12, nel piccolo negozio di Souvenir in Piazza della Signoria.

Cestini pieni di campanili di Giotto, porta carta igienica a forma di Palazzo Pitti, piccoli cessi con scritto "a Firenze andai, a te pensai, questo ricordo ti portai".

Poi il suo sguardo fu attratto da un originale ferma libri in bianco gesso.

Certo, osservò la signora, indicando con le dita magre e curatissime, con unghie di un rosso inquietante, a Firenze tutto è arte: unico veramente quel volto senza occhi, quel naso importante, quei capelli ricciuti, quelle guance cadenti, ma un volto senza occhi, forse per lasciare a noi l'espressione di tanta intensità.

- O Signora, ma icché la dice ? disse l'anziano proprietario alzando gli occhi dalla Gazzetta dello sport

- Buon uomo, sto parlando di quel volto senza occhi, là, quel ferma libri.

- Senta signora, io un lo so quanto è che la un tromba, ma di sicuro so che quello gli è l'uccello di Davide di Michelangelo, unné il naso, e quelle un son le gote ma le palle. E gli occhi lì un ce l'ha mai avuti nessuno. Però magari se attraversa la piazza la lo vede da sé, a grandezza naturale.


La signora uscì dal negozio, senza acquistare nemmeno una torre di Pisa che cambia colore col tempo.

Origami

La ragazza si fermò al semaforo, la mattina era fredda e nebbiosa.
Un'altra auto si fermò accanto a lei; l'uomo la guardò e lentamente si infilò il dito indice nel naso, estraendone una pallina grigia e molle.
In silenzio, senza mai staccare lo sguardo da lei, la rigirava fra le dita, lentamente, come cercasse di percepirne ogni millimetro della superficie.
Lei, disgustata, guardava davanti a sé, aspettando che scattasse il verde.
Lui, finito di impastare, si sporse sul sedile accanto, abbassò lentamente il vetro e appiccicò, sul vetro dell' auto della ragazza, una caccola che riportava perfettamente la sua immagine, il profilo delicato, il nasino alla francese, il labbro imbronciato, la curva sensuale della nuca.
Scattò il verde, lui partì. Lei fece per chiamarlo, ma era già sparito nella nebbia, e fu subito un ricordo.