lunedì 4 agosto 2008

Afrorismi V parte II


Pin-Nao era intento al riposo tantrico. Nulla era rivelatrice di tale pratica interiore, tranne una vistosa protuberanza pubalgica che si stagliava oltre il profilo delle lenzuola e dei broccati finissimi che lo avvolgevano.

Il suo "chi" guerriero però lo avvisò di una presenza destandolo in un nanosecondo.

Lenta e sinuosa una dama dell'harem stava scivolando vicino al suo letto.
Ratto il maestro l'afferrò per la collottola e l'apostrofò soave con la sua voce flautata: "Che cazzo vuoi?"
La giovine, sapientemente discinta si gettò carponi e squittì: "La Signoria Vostra è invitata nell'harem. Stanotte la prediletta del Sultano non riesce a dormire e si dice che ella conosca modi piacevoli per far passare le lunghe notti insonni".

Dicendo ciò l'ancella guardò virginalmete a terra, ma lasciò scorrere verso il basso la spallina che sosteneva il corpetto. Scoprendo così di poco, ma oltre la decenza, la piega fra i seni grandi e perfetti.

Pin- Nao grugnì.
Segno inecquivocabole di accondiscendenza.

"Ho bisogno però del mio fido nipote Pi-Nin come collaboratore" Disse, rivolto alla pulzella, la quale risollevato lo sguardo, non staccava gli occhi dal Drago Pulsante del risvegliato.
Egli indossava solo un paio di pantaloni di seta bianca, ora accorciatisi notevolmente.
"Ogni suo desiderio verrà esudito, Glande Maestro" Disse, la lasciva con un guizzar di lingua fra i denti bianchi come perle Akoya giapponesi.
Lui non rispose se non con un sospiro baritonale, ma una goccia di sudore scivolò lungo la sua fronte, raccontando di quanto sforzo gli richiedesse non cedere al proibito.

I lunghi e lignei corridoi della reggia fecero eco ai passi felpati dei tre figuranti, diretti alle porte dell'harem.
"Dove andiamo maestro?" chiese Pi-Nin che come suo solito non capiva una cippa di minchia.

"Taci e cammina, questa notte è foriera di novità" Eruppe scostante Pin-Nao.
"Ma io dormivo, o saggio, sognavo Poun-Pin" Protestò quell'anima bonsai di Pi-Nin.
Pin-Nao, rapido come minzione di tigre, affibiò all'alievo un tremendo scappellotto, facendolo ribaltare su se stesso di 360° in un pefetto "turnè".

Poi finalmente giunti, le porte del paradiso si aprirono ai loro occhi attoniti.

Continua...

domenica 3 agosto 2008

L'album

Le piaceva sfogliare il suo album, sul frontespizio la scritta fatta con le conchiglie recitava :
” Album degli Stronzi”
Lo aveva diviso per specie, c’era il capitolo stronzi canini, quello stronzi umani e quello che amava di più, il suo orgoglio: “I miei Stronzi”.
Ogni volta che invitava le amiche per un the lo mostrava loro non senza una legittima sensazione di gioia interiore.
Era fatto di carta igienica.

Acidità 2 (Pia Duekats)

Non era altezzosa, ma non sopportava le figure geometriche a causa delle basi e per la stessa ragione odiava ovviamente le basi militari, gli uomini con le basette, il commissario Basettoni e il pesto alla genovese; anche con le chiese grandi faceva molta attenzione prima di entrare.
Ella era Pia Duekats, la donna di JeanRoydHaemoduYacht, una donna talmente acida che lui (JeanHaemo) la chiamava Piacca2 e quando le scriveva intestava le lettere con un sintetico "Cara pH2".
JeanHaemo, che non sopportava il fatto che Pia fumasse sigarette che arrotolava personalmente nelle cartine di tornasole, se ne liberò quando finalmente riuscì a farla ubriacare con una bottiglia di Dom Peridon spacciandolo per acido cloridrico.

mercoledì 30 luglio 2008

Acidità

La mia donna era così acida che prima di incontrarla dovevo prendere la Magnesia Bisurata Aromatic; ma era anche simpatica con quella sua speciale passione per i dittonghi o iati, finchè non mi causò un'ernia, ovviamente iatale. Il colmo è che ogni 24 dicembre mi augurava sadicamente: BUON IATALE.
Non ne potevo più, quando la lasciai le feci molto maalox, anzi, di plus.

Dolcezza

Era una donna così dolce che , prima d'incontrarla, dovevo farmi l'insulina.
Arrivava nel suo vestitino in percalle, ricoperta di mosche come una merda poi si appiccicava a me, quando ci allontanavamo faceva i filini.
Com'era dolce il mio amore...

Annunciazione

Club Privèe "Alba sul mare". Ampio porcheggio.

martedì 29 luglio 2008

Prelibatezze

"Oggi ti vedo molto rilassata, direi sciolta" disse il vomito alla diarrea.
"Non certo per merito tuo, sei stomachevole!"