giovedì 12 marzo 2009

Primavera

Fronda che freme
ulivo che argenteggia
non trovo mai carta e penna
da sto cazzo di telefono!

La televisiun la gha la forza d'un leun...

" Non c'è mai un cazzo alla televisione!" esclamò il cieco al quale s'era rotto l'audio.

martedì 10 marzo 2009

Ora posso fare tutto (Soprano's way)


Sono temuto, quindi rispettato.
Già, perché ho capito - ed invero l’ho sempre sospettato, anzi saputo, ma celato a me stesso per sentimentalismo – che gli esseri umani rispettano solo ciò di cui hanno terrore.
A volte manifestano una falsa deferenza ma solo perché pensano di trarne un profitto.
Altrimenti, è sprezzo, menefreghismo, compassione.
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Chi dice di amarti prova solo desiderio e quando ti lascerà scrollandoti di dosso come forfora, non proverà per te ammirazione o stima, bensì pena e fastidio, ben che andrà indifferenza.
Lo chiamerà affetto. Ma il bene non è rispetto: è misericordia.
Chi ha paura di te invece ti guarderà sempre come si guarda un Totem.
Neppure chi ti odia ti rispetterà se non trema di fronte al tuo sguardo.
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(Liberamente tratto da Sdrammaturgo)

giovedì 5 marzo 2009

Viagra

Rosaaaaaaaaaaaa, Rosaaaaaaaaaaaaaa urlava Gino vuotando i cassetti del comodino.
Rosa accorse impaurita pensando che Gino si fosse fatto del male, ma quello che le disse fu ancora peggiore:
- Rosa, avevo un blister di Viagra tutto pieno e ora non ce ne sono più. Dov'è Giacomino ?
Oddio il bambinoooooooooooooooo gridò Rosa e quasi svenne.

I due corsero in salotto temendo di trovare il nipotino agonizzante.

Ma Giacomino, buono e pacioso, stava lanciando le sue ciambelline di plastica su un ottimo e divertente perno, anzi due: il gatto Fuffino era stato forzosamente alimentato a Viagra dall'adorabile creatura.

mercoledì 4 marzo 2009

A ciascuno il suo.


Vendo casco moto, modello Otello, quasi nuovo, causa divorzio.

Bricconlage


E' incredibile le cose che si trovano nello scarico della doccia!

Angeli, Arcangeli, Troni e Dominazioni.


Si svegliò di soprassalto.
Una luce filtrava nella stanza nonostante le tapparelle abbassate.
Poi lo/la vide.
"Chi sei?", chiese spaventato.
"Sono un angelo", disse l'apparizione con un sorriso radioso.
"Che vuoi da me?", chiese ancora sbigottito, il giovane teenager
"Sono qui per le tue preghiere, per consigliarti, aiutarti ed esaudire i tuoi desideri", rispose la paradisiaca creatura.
"Vuoi un playstation3? Un motorino? Un biglietto per il concerto dei Green Day?", incalzò la bellezza alata.

Il ragazzo ristette pensoso accarezzondosi le gote irte di brufoli, poi chiese.

"Vorrei solo che mi raccogliessi il Gameboy sotto il letto, mi va una partita, ma sono pigro stanotte".
"Certo, caruccio per così poco!", Aderì prontamente l'essere celeste e si mise carponi a cercare sotto il giaciglio.
"Ahia!, esclamò d'improvviso l'angelo, sussultando sotto le spinte veementi del giovine ed aggiunse con candore.
"Apperò che joystick grosso che hai!"
"E' per giocarti meglio", disse lui fra gli ansimi con inaspettata voce baritonale da indemoniato.