Il bar all'angolo era solo un pò pieno di gente.
Mentre bevevo il mio solito caffè vidi la vecchina vicino al banco.
Poi lei si girò e "attaccò bottone" con un paio di avventori che frettolosi aspettavano di uscire.
Il commento del signore alla mie spalle che stava parlando con un suo amico mi arrrivò nitido alle orecchie.
"Trentanni fa era ancora una bella donna, frequentava il bar dall'altra parte delle piazza, si dice che dopo la morte del marito, facesse la vita".
La guardai con attenzione dopo questa scabrosa rivelazione.
Casualmente ci trovammo in fila alla cassa.
Era piccola, come se gli anni vissuti l'avessero consumata, i capelli tinti di nero e cotonati insieme alle unghie smaltate di rosso erano le utime sue maschere contro il tempo.
"Pago un caffè d'orzo e una brioches", disse con quel vocino.
Non so perchè, ma mi si strinse il cuore.
Per un attimo setii la solitudine che solo chi ha vissuto molto sa sopportare.
Questo pensiero mi graffiò l'anima, e un velo di tristezza appannò i miei occhi.
Per un attimo mi parve di aver portato il suo peso.
Uscii, l'aria era fredda nella sera "incombembente".
Vidi le luminarie e pensai: "Fra poco è Natale".
Allungai il passo come per fuggire da ciò che avevo solo intravisto.
Mentre bevevo il mio solito caffè vidi la vecchina vicino al banco.
Poi lei si girò e "attaccò bottone" con un paio di avventori che frettolosi aspettavano di uscire.
Il commento del signore alla mie spalle che stava parlando con un suo amico mi arrrivò nitido alle orecchie.
"Trentanni fa era ancora una bella donna, frequentava il bar dall'altra parte delle piazza, si dice che dopo la morte del marito, facesse la vita".
La guardai con attenzione dopo questa scabrosa rivelazione.
Casualmente ci trovammo in fila alla cassa.
Era piccola, come se gli anni vissuti l'avessero consumata, i capelli tinti di nero e cotonati insieme alle unghie smaltate di rosso erano le utime sue maschere contro il tempo.
"Pago un caffè d'orzo e una brioches", disse con quel vocino.
Non so perchè, ma mi si strinse il cuore.
Per un attimo setii la solitudine che solo chi ha vissuto molto sa sopportare.
Questo pensiero mi graffiò l'anima, e un velo di tristezza appannò i miei occhi.
Per un attimo mi parve di aver portato il suo peso.
Uscii, l'aria era fredda nella sera "incombembente".
Vidi le luminarie e pensai: "Fra poco è Natale".
Allungai il passo come per fuggire da ciò che avevo solo intravisto.