venerdì 29 agosto 2008

Ricognizione

Dopo il periodo stabilito dalla legge, il vedovo, tutt'altro che inconsolabile, andò al cimitero per la cosiddetta "ricognizione della tomba", al fine di raccogliere le osse della defunta moglie Samantha e sistemarle in un ossario più piccolo.
Il cuore gli batteva, nonostante gli anni trascorsi, e quando la bara fu aperta si trovò davanti quella che era stata la sua amica, la sua amante, la sua maiala di notti indimenticabili, lo scheletro avvolto nel suo più bel vestito nero.
L'addetto cimiteriale compattò le ossa e all'altezza della cassa toracica c'erano due sacchettini, ancora gonfi, pieni di silicone.

Brutta maiala,disse gridando, l'ho sempre detto che si era rifatta le tette, sbattè una tibia per terrà e se ne andò

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CERCASI ORNITOLOGA ESPERTA PER LO STUDIO DEL MIO UCCELLO.

Ultranicchia

Una saponetta coi peli non fa primavera, fa schifo.

...continua... TERMODINAMICA (Haemo e Jean sono la stessa persona?)

Ieri ho incontrato la tua amante e le ho detto che mia moglie sa tutto, è gelosa, non possiamo più andare avanti così. Lei mi ha risposto: "E tu che cazzo c'entri?" ed io: "Ma io e Haemo siamo la stessa persona!" Mi ha allungato un cazzottone, lì per lì ma anche là per là (lìlà al quadrato, come al solito) non ci ho fatto caso, ma stamattina ti ho visto con quell'occhio nero...


le prime puntate sono su TERMODINAMICA di alioetolio e relativi commenti.

J

mercoledì 27 agosto 2008

Cineserie

-Camera di lancio pronti!-
-Patta aperta!-
-Siluro fuori!-
-Ma è mollo!- disse lei.
- Cià cià ciu cia chi-disse lui che era appena tornato dalla Cina passando dal Giappone.

martedì 26 agosto 2008

CHE COTTA!

Lo zio Prepu era talmente innamorato di Candida che appena la toccava diventava tutto rosso!

DIRE FARE BACIARE SCOPARE TROMBARE

Tralasciando il nazionale-tradizionale FOTTERE, a Genova si dice anche BECCIARE (da cui Becciùn, Becciagrilli, Maa-becciòu, ecc.).

E dalle vostre parti???

p.s.: dedico il post a Dyo (chissà com'è felice) che me lo ha ispirato.
J

lunedì 25 agosto 2008

O' surdate nammurate.

“Uè passame lu muschette”
“No è lu mieie”
“Allora passame la borracciette”
“No è a mieie”
“Damme cinquanta eure che me devo accattà la droca”
“No so’ i mieie”
“Minchia quanto si possessive però eh?”

Pagura!

La foresta era buia, il rumore si ripetè, le narici si dilatarono, le pupille si dilatarono, l’ano si strinse, poi si dilatò anche lui e si cagò addosso.

domenica 24 agosto 2008

Fetentwo

"E damme nu vase!"
"non t'o dongo nu vase"
"Scaraccame intell'uocchie!"
"nun te scaracchie intell'uocchie"
"Sii na strunz!"
"No tu sii nu strunz"
"Sfruculicchiame nu poche!"
"nun te sfruculicchie manco po' cazz"
"Sii a vita mia!"
"Schiatt fetentone!"
e vissero insieme felici e contenti....

sabato 23 agosto 2008

Omaggio a Visir

Quando tornerà dal Giappone ci dirà, forse, se

DONNA KATANA TUTTA TANA ?

venerdì 22 agosto 2008

Annuncio 9

CAGACAZZI offresi per serata "rottura di coglioni".

giovedì 21 agosto 2008

Annuncio 8

Cercasi ABS per sesso sfrenato.

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Nano equilibrista con doppio mento cerca nano con mento sfuggente per bilanciaMENTO.

Annunci 6

Nano equilibrista con gobba a destra cerca nano con gobba a sinistra per bilanciamento.
Astenersi nani con gobba centrale.

mercoledì 20 agosto 2008

Annunci 5

Guercia cerca ciclope per ampi scambi di vedute.
Astenersi binocoli.

Annunci 4

Vendesi a prezzi concorrenziali olio di gomito del tennista.

Annunci 3

Entomologo cerca donna con tanti grilli per la testa.

Annunci 2

Uomo molto sfortunato cerca protesi anale.

martedì 19 agosto 2008

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Fumatore come un turco cerca nana con la testa piatta larga per porta portacenere.

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Fumatore cerca nana con la testa piatta per porta portacenere.

lunedì 18 agosto 2008

Malta (olimpica)

"PASSAMI LA MALTA" disse Ci-Lin
"COME SI DICE?" disse Be-Lin
"PEL FAVOLE, PEL FAVOLE, UFFI" disse Ci-Lin
"NON LITIGATE SCEMI, CE N'E' PEL TUTTI" disse Malta.

Gratta e vinci

Grattò e grattò e vinse la psoriasi.

domenica 17 agosto 2008

Malta

-Pino, passami la malta!- disse Salva.
-Come si dice?- disse Pino
-Per favore! Per favore!- disse Salva stizzito ed aggiunse: Uffi!

venerdì 15 agosto 2008

MERDA

Ho scoperto che c'è un nuovo (nuovo?) gioco di carte che si chiama "MERDA" (belin che bella scoperta!).
Mi chiedo se per questo gioco si usano carte igieniche? (Perla? Coop? Scottex? doppio velo DalMonte Treviso?)
E con quante carte si gioca? dipende dalle varianti? Ovviamente più carte in caso di variante diarrea, meno in caso di variante secca e opaca come quella dei cani da caccia. (cani da cacca?)
Chi arriva ad avere 4 carte uguali in mano batte merda . (what a satisfaction!)
Vince chi resta con meno chili di merda in mano (in mano?)
Non ci crederete ma c'è anche la variante con sciacquone.
E udite udite esiste anche una Federazione Italiana Gioco della Merda.

p.s.1: OCTY non so perchè ma ho subito pensato a te; è ovvio che considerando la tua stipsi ti conviene perdere.

p.s.2: è già stata scoperta e chiusa una bisca clandestina di MERDA, perchè priva di bidè.

martedì 5 agosto 2008

Afrorismi V parte III


La sala era ampia, avvolta nella penombra della notte araba.
Dalle grandi arcate filtrava insieme alla luce delle stelle una leggera brezza che scostava pigramente le tende di organza multicolore e che donavano intimità al vasto salone.
Mobili di squisita fattura, arazzi e tappeti antichi di lana e seta, impreziosivano l'ambiente.
Punteggiavano poi gli angoli e i divani, come fiori primaverili, cuscini colorati e ricamati al modo orientale.
Disposti sui tavoli bassi di legno finemente intarsiato , piatti di frutta esotica e bottiglie di cristallo veneziano che contenevano ogni genere di bevanda, dalla menta aromatica delle Indie al latte di mandorle Siciliane, dal succo del cedro ialino sino anche alla liquirizia di Damasco.
Il cibo e le bevande parevano essere li ad aspettare di soddisfare ogni desiderio del palato.
Permeava ovunque una lontana melodia che profumava l’aria.

Pin-Nao, nonostante fosse uomo non estraneo al lusso ed alla raffinatezza, trasalì per un attimo a tale vista, come di sogno incantato.
Pi-Nin invece non staccava gli occhi dai glutei formosi e perfetti della loro accompagnatrice, umettandosi in maniera oscena e compulsiva il labbro sinistro.

Il maestro gli rivolse uno sguardo di commiserazione e il proto-umano né provò giusta vergogna.

Sedute o sdraiate nei modi più diversi, vestite solo di poche e preziose stoffe, si trovavano un pò ovunque le dame dell’harem.
Bellissime tutte, e tutte differenti per: razza, colore e forma. Vi erano alcune more dalla pelle di luna, altre biondissime origilnarie degli Urali, perfino donne dell'Africa con la pelle d’ebano che parevano scolpite, tanto era la perfezione del loro corpo. Non mancavano le orientali e mai Pin-Nao nella sua vita ne aveva veduto di così belle, anche nella natia Cina.
Tutte però, erano accomunate dal fascino e dallo splendore che solo la Natura può donare e la gioventù esaltare.
Erano circa una cinquantina di donne che osservavano, silenti e sorridenti, il Saggio e il suo allievo.
L’atmosfera era satura di femminilità e lussuria inespressa.

Pareva di muoversi in un lago caldo posto al centro del ventre della madre terra.

Pin-Nao si inchinò alla foggia mediorientale salutandole, ma le parole che stavano facendo seguito al gesto gli morirono in bocca alla vista di Lei.

Sherazade, la grande O-la-dà-o-lisca procedeva seminuda fra due ali di compagne che si scostavano al suo passaggio e parevano sparire al suo procedere come l’ombra si ritrae di fronte al sole.
Scalza, camminava lentamente con quei piedi perfetti, le gambe dritte e tornite, i fianchi sinuosi che parevano disegnati per l’amore, il ventre piatto e il seno florido. Il corpo di lei emanava un’energia felina, ma era nulla paragonato al viso, che pareva un sortilegio fatto per ogni uomo che avesse solo posato lo sguardo su tanta femminilità.
Occhi blu da gatta, misteriosi e indagatori, si stagliavano su un viso perfetto contornato da una cascata di capelli neri con riflessi color cobalto.

Ella posò il suo sguardo profondo prima sul Maestro e poi, accompagnandolo con un lieve sorriso benevolo, sul giovane Pi-Nin.
Anche la musica tacque in quel momento di studio e seduzione silente.

Occhi negli occhi, Pin-Nao e Sherazade si fronteggiavano come due guerrieri rispettosi della forza dell’altro, forza della Natura certamente e
del mistero che rende unici un uomo e una donna intessendoli di magia.

Lei gli porse la mano bianca e curata. Pin-Nao la baciò sfiorandone appena il dorso morbido come pesca noce, un leggero effluvio di mirra inebriò il Sommo che fu attraversato da un brivido lungo la schiena di magnitudo sette di intensità.
Il quadro idilliaco però venne inaspettatamente sciupato dalla comparsa di un omone grasso e sudato.
Nulla infatti poteva accadere nell'harem senza che il perfido eunuco De Pretis non ne venisse a conoscenza.
Egli era l'occhio e l'orecchio del Sultano Onan (non potendo essere altro per ovvie ragioni).
Pi-Nin non visto stabuzzò gli occhi e si tocco i gioielli come segno scaramantico.

Continua…

lunedì 4 agosto 2008

Lover

Indossò il suo pagliaccetto migliore e mise molta cura nel farsi la banana, il suo inguine biancheggiava di Fissan e lei lo osservava leccandosi le labbra di ciliegia.
La possedette a pecorina, adorava sentire i suoi beeee ritmare il loro amore.
Dopo l'estasi si fecero scompigliare i capelli in sella alla sua Harley con le rotelle.

Afrorismi V parte II


Pin-Nao era intento al riposo tantrico. Nulla era rivelatrice di tale pratica interiore, tranne una vistosa protuberanza pubalgica che si stagliava oltre il profilo delle lenzuola e dei broccati finissimi che lo avvolgevano.

Il suo "chi" guerriero però lo avvisò di una presenza destandolo in un nanosecondo.

Lenta e sinuosa una dama dell'harem stava scivolando vicino al suo letto.
Ratto il maestro l'afferrò per la collottola e l'apostrofò soave con la sua voce flautata: "Che cazzo vuoi?"
La giovine, sapientemente discinta si gettò carponi e squittì: "La Signoria Vostra è invitata nell'harem. Stanotte la prediletta del Sultano non riesce a dormire e si dice che ella conosca modi piacevoli per far passare le lunghe notti insonni".

Dicendo ciò l'ancella guardò virginalmete a terra, ma lasciò scorrere verso il basso la spallina che sosteneva il corpetto. Scoprendo così di poco, ma oltre la decenza, la piega fra i seni grandi e perfetti.

Pin- Nao grugnì.
Segno inecquivocabole di accondiscendenza.

"Ho bisogno però del mio fido nipote Pi-Nin come collaboratore" Disse, rivolto alla pulzella, la quale risollevato lo sguardo, non staccava gli occhi dal Drago Pulsante del risvegliato.
Egli indossava solo un paio di pantaloni di seta bianca, ora accorciatisi notevolmente.
"Ogni suo desiderio verrà esudito, Glande Maestro" Disse, la lasciva con un guizzar di lingua fra i denti bianchi come perle Akoya giapponesi.
Lui non rispose se non con un sospiro baritonale, ma una goccia di sudore scivolò lungo la sua fronte, raccontando di quanto sforzo gli richiedesse non cedere al proibito.

I lunghi e lignei corridoi della reggia fecero eco ai passi felpati dei tre figuranti, diretti alle porte dell'harem.
"Dove andiamo maestro?" chiese Pi-Nin che come suo solito non capiva una cippa di minchia.

"Taci e cammina, questa notte è foriera di novità" Eruppe scostante Pin-Nao.
"Ma io dormivo, o saggio, sognavo Poun-Pin" Protestò quell'anima bonsai di Pi-Nin.
Pin-Nao, rapido come minzione di tigre, affibiò all'alievo un tremendo scappellotto, facendolo ribaltare su se stesso di 360° in un pefetto "turnè".

Poi finalmente giunti, le porte del paradiso si aprirono ai loro occhi attoniti.

Continua...

domenica 3 agosto 2008

L'album

Le piaceva sfogliare il suo album, sul frontespizio la scritta fatta con le conchiglie recitava :
” Album degli Stronzi”
Lo aveva diviso per specie, c’era il capitolo stronzi canini, quello stronzi umani e quello che amava di più, il suo orgoglio: “I miei Stronzi”.
Ogni volta che invitava le amiche per un the lo mostrava loro non senza una legittima sensazione di gioia interiore.
Era fatto di carta igienica.

Acidità 2 (Pia Duekats)

Non era altezzosa, ma non sopportava le figure geometriche a causa delle basi e per la stessa ragione odiava ovviamente le basi militari, gli uomini con le basette, il commissario Basettoni e il pesto alla genovese; anche con le chiese grandi faceva molta attenzione prima di entrare.
Ella era Pia Duekats, la donna di JeanRoydHaemoduYacht, una donna talmente acida che lui (JeanHaemo) la chiamava Piacca2 e quando le scriveva intestava le lettere con un sintetico "Cara pH2".
JeanHaemo, che non sopportava il fatto che Pia fumasse sigarette che arrotolava personalmente nelle cartine di tornasole, se ne liberò quando finalmente riuscì a farla ubriacare con una bottiglia di Dom Peridon spacciandolo per acido cloridrico.