Era una donna così dolce che , prima d'incontrarla, dovevo farmi l'insulina.
Arrivava nel suo vestitino in percalle, ricoperta di mosche come una merda poi si appiccicava a me, quando ci allontanavamo faceva i filini.
Com'era dolce il mio amore...
mercoledì 30 luglio 2008
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3 commenti:
sei triviale come una sputacchiera...
Quale onore messere vedermi tra i suoi preferiti!!
ps.voglio cambiare nome al mio blog,sono graditissimi suggerimenti...ciao Fosca
Ogni volta che leggo il nome del tuo blog mi viene in mente il finale dell'omonimo libro, la Pietà più vibrante che abbia mai letto, non cambiare e gareggia con Steinbeck.
Il tuo Iperbolico etc etc
Quando la lasciasti lei gridò: Haimè-lassa!
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