domenica 6 luglio 2008

la gara degli hot dogs

A Kerrville, Texas, si svolgeva la gara annuale di mangiatori di hot-dogs, e Amelia, dopo lunghi allenamenti, che le erano costati un gran mal di fegato e diversi chili in più, si iscrisse, con ottime chances di vincere.

Pronti - attenti - via ! I concorrenti, seduti al lungo tavolo, divoravano un hot dog dietro l'altro, interrompendosi solo per una sorsata di birra.

Amelia, silenziosa, mordeva, masticava appena ed inghiottiva, e passava a quello successivo. Aveva perso il conto di quanti ne aveva mangiati fino a quel momento, ma vedeva che il vassoio davanti a lei calava il suo contenuto molto rapidamente, e questo la confortava.

Amelia, bellezza di provincia, bionda tinta, con delle codine finto ingenuo che tanto successo le avevano procurato fra i suoi coetanei, era bassina, tettuta e con dei fianchi tondi ed invitanti, gli occhi piccoli e vicini, con un lieve strabismo di venere, che l'oculista, dopo averla posseduta di fronte al tabellone per la misurazione della vista, le sconsigliò di correggere, dicendole che aggiungeva, se possibile, solo fascino a quel bel donnino che era.

Amelia chiudeva gli occhi per non vedere quella montagna di cilindri rosa che aveva davanti, pensava solo infilarseli in bocca, morderli e dopo averli malamente masticati, inghiottirli.

Il giudice di gara, James Smith, da sempre invaghito di lei, e che ogni volta che la incontrava al drugstore aveva delle subitanee erezioni, incoercibili, preso da un irrefrenabile raptus, ed approfittando del fatto che Amelia era in fondo al tavolo, e quindi meno visibile, si tirò giù i pantaloni e invece dell' hot-dog le porse il suo membro, da anni desideroso di essere assaggiato da quella bocca rossa e carnosa.

Amelia, nel turbine della gara, morse, a fondo, e cercò di inghiottire, dopo aver provato a masticare, ma l'urlo straziante del giudice di gara le fece aprire, terrorizzata,gli occhi, e la gara fu interrotta, in mezzo ad urla di orrore e il sangue che lordava la bianca tovaglia.

I giornali locali riportarono la notizia a grandi caratteri, ed il primo giornalista che riuscì ad intervistare lo sfortunato Smith, gli pose l'originalissima domanda:

- cosa ha da dirci sull'evento di oggi ?

- Se l'anno prossimo mi viene in mente di fare una simile cazzata, la farò, almeno, alla gara di mangiatori di hamburger e patatine fritte.

4 commenti:

Haemo Royd ha detto...

Un racconto dell'orrore...una favola orrida "Pollicione".
Certo che i codini....

Porporina ha detto...

Mio adorato, lei sa che ogni parola, in qualche modo, è permeata di lei, come una spugnetta dell'acquaio

Jean du Yacht ha detto...

Al posto di James Smith (che nome insolito!) l'anno prossimo andrei alla gara di leccatrici di gelato.
Certo che quei codini...

Porporina ha detto...

senta Jean, se in quel paesino del texas sono privi di fantasia io che colpa ne ho ?
e poi, si attenga alla trama e non pensi ai gelati, che le fanno male al pancino