domenica 12 ottobre 2008

Mal di pancia

Il giovane manager giapponese Sushito Nakagata, che in italiano significa lanaturaèstatadimoltostronzinaconme aveva avuto dei forti disturbi di pancia, che gli avevano fatto passare una notte insonne, e gran parte di essa sulla tazza del water.

Il giorno dopo, tornando a casa, esausto dalla giornata lavorativa e dagli strizzoni, disse alla sua fidanzata geisha Pur-io Sonokagata (accidentallamimammachemmaffattacosìcozza):

- Tesoro mio, fior di loto del mio ruscello, ponte sulle acque limacciose della vita, Kimono dai mille colori, mi faresti delle mele cotte, al fine di dare sollievo a questo intestino che produce ed estrude escrementi veloci come la migrazione degli uccelli in autunno, come il cadere delle foglie dagli alberi durante una giornata di vento ?

Pur-io, che aveva perso degli interessanti 3x2 a Ginza e pure l'ombrello nella metropolitana, rispose con tono dolce, e chinando il capo:

- Certo, tempio scintoista del mio amore, pallina vincente del mio pachinko, il tuo amore avvolge il mio cuore come l'alga nori il riso del sushi, certo mio amore, arrivo.....

Con un rapidissimo gesto si girò, staccò dal muro un' enorme Katana e con un taglio netto gli staccò tutte e due le natiche, che gettò nel caminetto acceso, grondanti di sangue.

Si allontanò nella notte urlando: almeno quelle scarpe di Prada quella brutta troia me le poteva lasciare !

3 commenti:

Haemo Royd ha detto...

Finalmente un racconto d'amore, esaltante, passionale, dolce ed intriso di malinconia.
Adoro le chiappe tagliate dalla katana e poi diciamolo, si snellisce un casino.
Grazie Porp
H.

Jean du Yacht ha detto...

La fidanzata Pur-io Sonokagata (figlia di Mal Sgrayath e di Mink-Kechofeka) era sicuramente molto bassa di statura, per cui è risaputo che donna nana tutta katana.

Visir ha detto...

Puntuale ricostruzione di un abituale ambiente domenstico nipponico. Il finale poi da decisamente un taglio particolare al racconto.
Difatti la cronaca nera del paese del Sol Levante vede in prima classifica dei delitti proprio quelli domestici.
Tanto da coniare il noto detto Tokiense: "Meglio dormire sul marciapiede che svegliarsi in un letto con una Katana su per il culo". Non chiedetemi però cosa significhi sono estraneo a questa saggezza del Manga.