giovedì 16 ottobre 2008

Saudade


Pareva una giornata triste, simile alle molte vissute. La città frettolosa e grigia dipingeva un quadro monocromatico alle sue spalle, giusto proscenio ai suoi pensieri neri.

Entrò distrattamente in un bar per un caffè. Mentre era alla cassa nella attesa di pagare udì un samba allegro che galleggiava nell'aria.
Una bella ragazza seduta su uno sgabello gli regalò uno sguardo curioso e profondo nello stesso tempo.
Il suo corpo si sciolse da ogni tensione e un movimento lieve si accordò alla musica entrandogli nel cuore.
Mentre la voce dolce di un Gilberto Gil in gran forma accompagnava la sua chitarra, si udivano in sottofondo le percussioni allegre del paese del sole.
Guardò fuori nella strada e l'asfalto si trasformò in risacca, l'aria si colorò dei profumi del tropico del capricorno, la sabbia calda di Ipanema filtrò nelle sue scarpe.

Il carnevale eruppe nella sua anima e gli ricordò che la vita è meravigliosa.

2 commenti:

Haemo Royd ha detto...

Poi si accorse che poteva fare la stessa cosa e provare le stesse emozioni anche senza musica e senza magnifica ragazza, essere vivo era già compenso a sè stesso, un cristallo di felicità scintillò per un attimo nel suo nucleo, fece un respiro profondo e si cagò addosso, che bel caldino sentì!

Visir ha detto...

La sua poesia profuma di infinito.