sabato 4 luglio 2009

La combinazione


La vacanza era alle porte, ma da giorni la valigia rigida, da aereo, era nel corridoio, chiusa, serrata, perché Giacomo non ricordava più la combinazione della serratura.
La moglie gli suggerì ogni data possibile; il loro matrimonio, la nascita del figlio, la data della laurea, le prime cifre del loro numero di telefono. Niente, la perfida era sigillata e impenetrabile.

A tutti e due seccava dover affrontare nuovamente una simile spesa, oltretutto la valigia era semi nuova, comprata da Giacomo per un viaggio di lavoro che aveva dovuto fare all'improvviso, e nei giorni successivi si arrabattarono per pensare a quale data si fosse ispirato per creare il magico blocco.
Poi accadde l'imponderabile: la segretaria di Giacomo li invitò alla sua festa di compleanno, insieme ad altri amici e colleghi, ed il giorno dopo Marina, per caso, compose la data del giorno precedente sulla serratura: e come un novello sesamo quella si aprì.
Per le vacanze dovettero comunque comprare un'altra valigia, perché la finalmente dissigillata fu fracassata sulla testa di Giacomo molto prima che lui confessasse che sì, il viaggio di lavoro era in realtà stato una fuga a Venezia con la segretaria.

Morale: la combinazione fu ritrovata per combinazione.

3 commenti:

Jean du Yacht ha detto...

io la definirei "concubinazione".

Haemo Royd ha detto...

Se fossi stato Giacomo avrei detto " Che combinazione!"

Visir ha detto...

Tortuosamente la vicenda della combinazione si dipana per scoprire la relazione.
Relazione e combinazione, causalità e fato sembrano in antitesi, ma alla fine sono la stessa cosa.
Che la vita sia dominata dalle combinazioni o dalle relazioni causali alla fine c'è sempre chi tromba, chi si ritrova le corna e chi piglia le mazzate.
Il senso trascendentale della dicotomia esistenziale alla fine e quella lì.