mercoledì 10 giugno 2009

Il fine giustifica i mezzi

biiip biiiip biiiip fece il cellulare di Marco, impegnatissimo in una riunione aziendale al calor bianco.

E ora chi è, porcaccia della miseria.

"Ragazzi, non ce la faccio più, mi separo. Ho bisogno di parlarvi. Vediamoci stasera alle 7 al solito bar".

L'autore dell'sms era Simone, uno dei 4 moschettieri, un gruppo di amici che aveva condiviso scuole, sport, università, successi e sconfitte.

Anche gli altri due componenti del gruppo ricevettero il medesimo messaggio, e puntuali come sempre si ritrovarono seduti al loro solito tavolino.

Ragazzi, disse tutto d'un fiato Simone, non ce la faccio più. Sono mesi che siamo in crisi, non condividiamo più niente, lei non ha mai tempo per me, è sempre più distratta, incattivita, assente. Non mi ricordo nemmeno più come sia fare sesso.
Me ne vado, non ha senso vivere una vita così, non abbiamo più niente da dirci.

Marco lo invitò a ripensarci, a ragionare, a pensare che forse anche Rossella provava le stesse sensazioni sue, che forse erano in un periodo di stress e che avevano bisogno di una vacanza da soli, per ripensare al loro amore, che era stato folgorante e commovente per tutti.
Una bella vacanza alle Maldive, eh ?

Pensa ai bambini, gli fece eco Roberto.

Bambini ? Ma se non ne abbiamo nemmeno !

Cosa c'entra ? Avrete amici con figli, o magari quando avrete fatto pace ne avrete, no ?

Le nostre mogli sentirebbero la mancanza di Rossella, sempre gentile, ironica, pronta ad aiutare gli altri.

Sentite ragazzi, io sono pieno di dubbi, di stanchezza, di disillusione, di voglia di evadere.

Simone pensaci, non si butta via così una vita insieme, pensa a quanta strada avete fatto insieme tu e Rossella.

La conversazione andò avanti per diverso tempo, fino a che Simone parve convinto, turbato ma cosciente del fatto che Rossella non meritava così tanto dolore, e promise agli amici che tornato a casa le avrebbe parlato ed avrebbero programmato una vacanza da soli, per riscoprirsi.

I tre amici rimasero soli, fino a che Marco parlò: - Roberto, sei sicuro vero ?

- Certo che sono sicuro, ho riguardato il regolamento, non ci sono dubbi.

- E allora abbiamo fatto bene, non c'erano alternative.

Il regolamento del calcetto aziendale diceva a chiare lettere che in caso di cambiamento di stato - da fidanzato a single - da sposato a separato - da separato a riaccasato - il cambio di squadra da scapoli ad ammogliati, e viceversa era automatico, senza possibilità di discussione.

Sentite, disse Marco, Rossella è una stronza, piena di sè, supponente, crede di avercela solo lei e mia moglie le darebbe fuoco, ma un centravanti come Simone dove lo ritroviamo ?

3 commenti:

Haemo Royd ha detto...

Pardon, chi frequenta sa, ma anche questo è un post di Porporina ospite di Haemo.

Visir ha detto...

Porporì.
Si vede che sei donna: gli uomini tra loro non parlano mica così. L'idea invece mi piace è simpatica e cinica quel tanto che sorprende. Un pochino alla "amici miei".
Riscritto il dialogo e reso più divertente sarebbe perfetto.
Sai che mi piace essere sincero... Almeno nei giudizi sulla scrittura.

Porporina ha detto...

Oddio, ho sbagliato strada !
Pensavo che l'intestazione del blog fosse un chiaro invito e consentisse di scrivere le cose come uscivano dalle dita, e invece sono mi sono ritrovata nel bel mezzo di una scuola di scrittura, verso l'ultimo anno, e ovviamente mi hanno bocciata. Porp., che ha improvvisamente ritrovato memoria, account e password.
P.S. - non ho mai capito gli uomini di ciccia, figurarsi se mi riesce scrivere come loro.